Sabato 23 Marzo saremo in piazza in Val di Susa assieme a tutto il movimento No Tav per ribadire la nostra contrarietà ad un opera inutile ed insostenibile per l’ambiente e la comunità tutta. In un periodo di crisi come questo ci sembra davvero inaccettabile continuare a stanziare milioni di euro pubblici mentre settori come il welfare, la sanità, la scuola, i servizi sociali sono continuamente mortificati da continui e pesanti tagli.
La Tav è un opera inutile fatta e voluta sulla pelle delle comunità valsusine e a discapito dell’ambiente, è un opera indifendibile anche sul piano strategico del riassetto del trasporto merci nazionale e internazionale dalla gomma al ferro visto che parallelamente si sta costruendo anche il raddoppio della rete autostradale e visto che in termini complessivi il trasporto merci tra Francia e Italia sta calando vertiginosamente. Per questi motivi ci risulta davvero inconcepibile l’urgenza di quest’opera a discapito di un ammodernamento della tratta esistente. La Torino-Lione è ormai il simbolo della cecità della politica che non riesce più a guardare all’interesse delle comunità come primario e prioritario ma continua unilateralmente sulla strada degli accordi di convenienza con questa o quell’altra grande impresa non perdendo mai modo di criminalizzare i movimenti No tav che da oltre 20 anni resistono a questo sopruso trovando sempre più consenso e sempre più partecipazione nella difesa collettiva dei beni comuni. E’ un momento difficile per tutto il paese per questo pretendiamo dal nuovo parlamento un impegno concreto per scrivere la parola fine sulla vicenda della Tav riteniamo che sarebbe un segnale vero e tangibile di tagli agli sprechi e non solo di facciata o di estetica come purtroppo va di moda ultimamente. Come rete Tilt saremo in piazza perchè crediamo che l’alternativa in questo paese passi dall’opposizione alle opere inutili, dal conflitto e dalla costruzione dal basso di reti di resistenza perchè la Tav è il simbolo di un paese che negli ultimi 20 anni ha deciso di incentivare opere milionarie senza nessuna utilità sociale mentre migliaia di lavoratrici e lavoratori da Giugno si troveranno senza copertura agli ammortizzatori sociali e milioni di precarie/i continueranno a vivere una vita nel ricatto, nello sfruttamento e senza diritti ne accesso a dispositivi come il reddito minimo. Per questo ci diamo appuntamento per Sabato 23 Marzo alle 14 a Susa per dire con forza che la priorità è il reddito minimo, per dire che vogliamo riprenderci il futuro e che per questo siamo e saremo “ora e sempre Notav”.